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Rebiennale/R3B e Accademia di Belle Arti di Venezia per VOS 2022

Il restauro e l’ampliamento dell’area festival, in vista della decima edizione del Venice Open Stage (18/30 luglio 2022), seguono i principi del recupero e del riciclo, al fine di organizzare un evento sempre più sostenibile. Il progetto è reso possibile dall’azione congiunta di Rebiennale/R3B e dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, che hanno deciso di supportare il festival internazionale di teatro di campazzo San Sebastiano mettendo a disposizione mezzi, materiali e competenze.

R3B, evoluzione della storica piattaforma collaborativa Rebiennale, ha organizzato presso la propria sede di Marghera una settimana di workshop di scenotecnica dedicato alle studentesse e agli studenti della Scuola di scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Venezia. Il laboratorio, finalizzato a mettere in pratica quanto imparato nelle aule universitarie, permetterà l’ampliamento dell’Arena “Gigi Dall’Aglio”, che raggiungerà una capienza di 260 posti, e il restauro delle strutture esistenti del Festival con l’utilizzo prevalente di materiale riciclato.

Rebiennale/R3B

R3B è una società artigiana altamente professionale, abilitata ad intervenire all’interno di spazi espositivi nelle fasi di allestimento o smontaggio di installazioni artistico-architettoniche.

Nata nel 2019, evolvendosi dalla precedente Rebiennale, R3B Recupera, Ricicla e Riusa materiali intervenendo nel disallestimento di mostre, padiglioni ed eventi, salvaguardando i materiali utilizzati, prolungandone il ciclo di vita per poterli riutilizzare. Il processo evita sia l’inutile produzione di migliaia di metri cubi di rifiuti, sia l’enorme costo dovuto agli smaltimenti.

“Siamo nati per combattere gli sprechi e trasformare in risorse e progetti quelli che per altri sono solo rifiuti”

 

Autunno 2017, Rebiennale (poi R3B) disallestisce e recupera il materiale del padiglione Austria ai Giardini della Biennale (LVII Biennale d’Arte contemporanea), da cui proviene parte del materiale per i nuovi spalti del VOS.

Uno di questi progetti, su proposta diretta di R3B a Venice Open Stage, è l’intervento che ci permette, in occasione della decima edizione, di restaurare gli spalti dopo anni di usura, aumentandone la capienza fino a 260 posti e ricostruendo intere parti dell’area festival riutilizzando materiale proveniente dal padiglione Germania 2015, dal padiglione Austria 2017 e dal padiglione Argentina 2021.

 

Materiale proveniente dal padiglione Germania 2015 (LVI Biennale d’Arte contemporanea). Parte del legno è stato utilizzato, in collaborazione con l’Università IUAV di Venezia e la cooperativa sociale Caracol di Marghera, per l’ampliamento di spazi destinati all’accoglienza dei rifugiati. Il materiale rimanente viene utilizzato per il Venice Open Stage.

Accademia di Belle Arti di Venezia

La Scuola di scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, grazie al sostegno del prof. Nicola Bruschi, continua la collaborazione ormai quadriennale con Venice Open Stage. La sinergia sviluppata negli ultimi quattro anni, permette la realizzazione pratica del progetto e conferma la vocazione dell’evento come festival laboratorio, dove mettere in pratica quanto imparato nelle aule universitarie non solo sul palco ma attraverso tutte le attività che permettono l’esistenza delle arti performative. Quindici, tra studentesse e studenti, partecipano al workshop a Marghera, seguiti dallo staff specializzato di R3B e dalla responsabile tecnica del VOS, Rachele Cominella, che ha curato anche il progetto dell’ampliamento.

 

Il materiale recuperato dal padiglione Argentina della XVII Biennale di Architettura (2021) sarà utilizzato per la costruzione dei nuovi stand comunicazione e bar del Venice Open Stage

Il restauro e l’ampliamento dell’area festival: VO-Sostenibile

Il Festival di campazzo San Sebastiano è da sempre attento alle tematiche della sostenibilità ambientale e sociale, spesso affrontate negli spettacoli in cartellone. Quest’anno, grazie al sostegno di R3B e all’Accademia di Belle Arti, abbiamo avuto la possibilità di fare un ulteriore passo in questa direzione: quasi tutto il materiale utilizzato per rinnovare l’area festival è completamente riciclato. Quello che prima era parte di esposizioni internazionali di arte contemporanea e architettura ed era destinato allo smaltimento, continuerà a vivere per molti anni ancora come Venice Open Stage.

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